Agroecologia: l’agricoltura del futuro che è già qui!

Autori: Olivier De Schutter e Steve Gliessman.

Traduzione: Resilienza Verde

Usare misure di successo sbagliate, porta inevitabilmente ad adottare soluzioni sbagliate. In economia in generale, il mero perseguimento della crescita del PIL rimane uno degli strumenti principali usato dai decisori politici per valutare il progresso. Questo ha motivato strategie economiche che hanno portato a incrementi del PIL nel breve periodo, ma in modi che hanno danneggiato l’ambiente e svantaggiato molti gruppi della società.

I sistemi alimentari non sono diversi. Se le misure del progresso sono troppo ristrette o troppo concentrate sul breve periodo, la prospettiva di lungo periodo ne soffrirà. Nei sistemi alimentari, il successo è spesso ridotto a rese aumentate, produzione netta e calorie nette disponibili a livello globale. Più è meglio e la quantità batte la qualità.

Questo permette che molti fattori cruciali passino inosservati. Quanto resilienti sono i raccolti rispetto agli shock ambientali e alla diffusione di malattie? Quanto variano di anno in anno? Dove e a chi il cibo è reso disponibile e con quale contenuto nutritivo? Quanto bene questi sistemi preservano le risorse naturali per il futuro? Quanta occupazione generano e a quali condizioni? I consumatori sanno da dove arriva il loro cibo e come è stato coltivato?

Anche se alcune proposte sono state fatte per colmare questa lacuna, non c’è ancora consenso su un metodo di misurazione che possa tenere conto globalmente di questi fattori. Ma abbiamo esempi di sistemi alimentari e agricoli che sono capaci di sostenere, stabilizzare e migliorare i raccolti, tutelare l’ambiente, creare forme di impiego dignitose e assicurare il sostentamento; e al tempo stesso fornire cibi vari e ricchi di nutrienti, là dove questi sono più necessari.

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